Innanzitutto Buona Pasqua a tutti, anche se malauguratamente in ritardo! La principale solennità della religione cristiana, cioè il giorno della resurrezione di Gesù Cristo che, secondo la tradizione, rappresenta la vittoria della vita sulla morte. Un messaggio di speranza e positività per tutti, non solo per i credenti. La possibilità di rinascere, di cambiare, è necessaria per tutti noi, a tutti i livelli. Qui da noi, la Pasqua è accompagnata dalle vacanze scolastiche che, quest’anno, hanno permesso ad alcuni studenti di poter trascorrere con perseveranza, senza dover “bigiare”, ben 96 ore di fila davanti al Palazzo delle Orsoline a Bellinzona. Questi ragazzi chiedono con delle proposte mirate al nostro Governo, e in particolare ai capi dipartimento, di occuparsi urgentemente dei problemi ambientali. Ci avevano già provato l’ex vice presi- dente degli Stati Uniti Al Gore nel 2006 e anche Leonardo di Caprio 10 anni dopo. Entrambi hanno realiz- zato dei documentari in cui, riportando dati e previsioni degli scienziati, cercavano di sensibilizzare la popolazione sul tema del surriscaldamento globale negli anni a venire. Hanno ottenuto dei riconoscimenti, anche prestigiosi, ma di certo non hanno avuto l’impatto di Greta Thunberg. Una sedicenne svedese che in poco tempo si è guadagnata l’attenzione di tutti, nel bene e nel male. L’attivista proprio sabato scorso si è scattata una fotografia a Lugano, nei pressi della stazione. Nella foto, pubblicata sul suo profilo Instagram e su alcuni portali ticinesi con l’augurio “Buona Pasqua dalla Svizzera”, la giovane appare sorridente e nel selfie si è ritratta con il campanile della cattedrale di Lugano alle spalle. Il viaggio di Greta, da Roma a Londra, è durato due giorni, ovviamente e coerentemente in treno, per non inquinare. Greta dal treno non ha visto cosa succede durante un caldo weekend di Pasqua in Ticino, perché chi passa dal Ticino in treno, grazie ad Alptransit, oramai non vede più la Leventina. Le sue imponenti montagne, le meravigliose chiese di Giornico o la “vecchia” Valascia e non vede nemmeno l’incredibile quantità di automobili incolonnate per lunghi tratti. Chissà cosa avrebbe pensato Greta Thunberg se avesse visto tutte quelle auto? O chissà se gli automobilisti incolonnati hanno pensato a Greta, o ad Al Gore, o a Leonardo di Caprio? E chissà cosa pensano durante queste giornate i Leventinesi del surriscaldamento globale? O del fatto di vivere in una Valle che è una storica via di transito tra il sud e il nord dell’Europa? E che si intasa regolarmente durante le Festività?

Ma già pochi giorni dopo, si registrano con soddisfazione i successi per il nostro settore turistico. E c’è di che rallegrarsene, senza ombra di dubbio. Mercoledì sono andato a Berna, in treno, come sempre. È più comodo per me, oltre che più eco-sostenibile. È stata dura trovare un posto a sedere. Avevo delle cose da fare e forse dal finestrino non avrei guardato in ogni caso, ma la Leventina ce l’ho ben presente, nella memoria. L’ho pensata e l’ho rivista. Ho pensato anche alla Pasqua appena trascorsa, ai chilometri di colonna, al pianeta e un po’ anche a Greta Thunberg e agli studenti a Bellinzona. Sono convinto che serva pazienza, tenacia e positività per ripartire, rinascere e crederci. Sempre, e sempre di più.

Sem Genini, segretario agricolo cantonale

da Agricoltore Ticinese del 26 aprile 2019