In queste righe non posso esimermi dall’esprimere i miei sentimenti dopo le elezioni dello scorso fine settimana. La lunga ed estenuante campagna politica (non solo per i candidati!), si è conclusa con diverse sorprese e colpi di scena e sinceramente, non tutti sembrano essere positivi per il nostro settore. Già mercoledì, e questo però non è correlato con le elezioni, era giunta all’improvviso la notizia della nomina del nuovo direttore della Scuola del verde di Mezzana, che prende il posto della signora A. Biscossa. Sarà il Presidente di Federlegno, Michele Fürst, a cui vanno i migliori auguri per un eccellente lavoro anche per tutti gli alunni nel ramo dell’agricoltura. Torniamo alle elezioni e a domenica quando finalmente sono arrivati i primi risultati per il Consiglio di Stato, dove oltre ai 4 neoeletti, c’è stata la grande sorpresa della strepitosa elezione di R. De Rosa, un “soci”, un fuoriclasse della politica che, tra l’altro, è da sempre molto vicino al nostro settore (p. es. la sua tesi di dottorato è intitolata “Indebitamento dell’azienda e reorientamento della politica agricola Svizzera”). Infine lunedì sera, dopo alcuni problemi tra scanner vari e altri ritardi, sono arrivati anche i tanto agognati risultati del Gran Consiglio. La soddisfazione di essere incluso tra i nomi degli eletti è indescrivibile e per questo traguardo non posso che ringraziare di cuore tutti i miei collaboratori, i familiari oltre ai “miei” elettori, per la loro fiducia nel lavoro e nell’impegno che ogni giorno ci metto all’Unione Contadini Ticinesi e altrove nell’affrontare le complicate sfide del settore primario. La riconoscenza di ben 29’670 voti mi dà orgoglio e fa crescere ancora di più la mia motivazione per cercare in tutti i modi possibili ed immaginabili di contribuire al miglioramento del nostro Cantone, in particolare per i temi legati all’agricoltura e al territorio, che devono ritornare a splendere. Essere presente là, dove si prendono le decisioni cruciali per le sorti del nostro Cantone, sarà fondamentale e spero apra nuove opportunità. Pensando al nostro settore, però, non posso tralasciare di menzionare il grande rammarico che mitiga di un bel po’ la felicità descritta in precedenza e che ho provato nel non aver letto nella lista dei 90 parlamentari il nome di diversi colleghi e amici che hanno dato tantissimo e sono stati estremamente vicini all’agricoltura in questi anni; cito solo quelli più direttamente coinvolti A. Zanini, C. Ferrari, G. Mattei. Senza dimenticare nemmeno le persone “agricole” che erano in lista, ma che per vari motivi questa volta non ce l’hanno fatta.

Rimango come sempre fiducioso e spero di poter trovare in Gran Consiglio deputati che, come me, hanno veramente a cuore l’agricoltura e non solo nelle discussioni pre-elettorali, ma con fatti e decisioni concrete. Durante questi mesi ho conosciuto diverse persone che sono sensibili alle nostre tematiche, si dovrà ora cercare delle alleanze anche interpartitiche per poter progredire. E se così non fosse, anche da solo o insieme a pochi, combatterò a spada tratta nel nome dell’agricoltura, affinché abbia finalmente l’importanza che merita: meno burocrazia, prezzi giusti e dignità come professione fondamentale per ognuno di noi. Sono in ogni caso fiero di essere un rappresentante delle famiglie contadine ticinesi e di ogni cittadino del nostro Cantone in questo nuovo Parlamento ancora tutto da scoprire.

Sem Genini, segretario agricolo cantonale

da Agricoltore Ticinese del 12 aprile 2019